L’assessorato alla cultura di Porto San Giorgio, in collaborazione con il locale Rotary e l’associazione EMW3 arte, organizza per il 17 e 18 agosto una manifestazione di promozione dell’arte contemporanea locale.
L’impegnativo progetto, la cui direzione artistica è affidata a Walter Scotucci, prevede numerose sinergie con varie associazioni, enti e istituzioni locali e nasce da semplici considerazioni. La prima è che la città possiede già una chiara vocazione creativa dimostrata dalla presenza, da oltre un quarantennio, del prestigioso Liceo artistico ‘Osvaldo Licini’. La seconda è che nel suo territorio vivono e lavorano interessanti protagonisti dell’arte nati o in qualche maniera legati. La terza è l’esistenza del “Premio Licini”, giunto alla settima edizione e organizzato grazie all’impegno congiunto del Rotary Club di Porto San Giorgio, del Liceo artistico e dell’amministrazione comunale. Tre peculiarità che hanno però la necessità di essere maggiormente conosciute e valorizzate. Ulteriore osservazione è legata alla presenza di un’apprezzata manifestazione estiva di antiquariato, denominata “Sangiorgio Antiques”.
Partendo dal concetto che l’arte può essere considerata tutta contemporanea, è nata l’idea di affiancare ad essa un evento di valorizzazione dell’arte contemporanea, avente le caratteristiche di un vero e proprio format, denominato “ANTOLOGIGHE ANTILOGICHE”. Quest’anno tratterà il tema dei “PERCORSI VERNACOLARI”, con l’obiettivo di far conoscere alcune tra le più significative tendenze creative autoctone, ma l’obiettivo è quello di ripetere l’esperienza a cadenza annuale o biennale, sviluppando di volta in volta argomenti differenti.
La manifestazione prevede innanzitutto l’allestimento una serie di mostre di artisti viventi. In un’epoca nella quale non sembra più esistere una corrente artistica dominante a livello internazionale, la scelta di valorizzare le espressioni vernacolari appare la più giusta da percorrere. È infatti di gran moda riscoprire l’arte dei maestri locali, un po’ come si fa con i vitigni o con gli oli mono varietali, le cui specificità da queste parti non temono confronti.
Il logo della manifestazione è rappresentato da un un cervello, che ne definisce il carattere creativo concettuale, suddiviso in tante aree colorate che alludono alle singole mostre, ai numerosi eventi e alle varie sinergie attivate con altre iniziative in programma.
Le esposizioni saranno allestite in varie locations situate in punti strategici della città. Gli artisti selezionati saranno invitati ad esporre le loro opere in spazi chiusi (in side), in luoghi pubblici all’aperto (out door) o lungo le strade del centro storico (on the road). Verranno ovviamente utilizzati diversi linguaggi espressivi, a volte sovrapposti, che ben rappresentano la complessità dell’attuale momento storico artistico. Si passerà con disinvoltura dalla pittura alla ceramica, dalla musica alla fotografia, dal dialetto alla cucina, dalla grafica alle materie plastiche. Ogni mostra potrà contenere opere dell’intero percorso creativo di ogni singolo artista e avrà un suo autonomo spazio. I luoghi saranno diversificati per tutti gli eventi in programma.
Oltre alle mostre sono previste performances artistiche dal vivo, eventi musicali, spettacoli teatrali, momenti dedicati alla cultura, al cinema e approfondimenti su temi di arte contemporanea. Luogo centrale dell’intrattenimento sarà lo spazio della piazzetta Silenzi, ma anche quello dei principali viali e del borgo marinaro. Il progetto coinvolgerà altri punti topici come Riva Fiorita, l’Arena Europa, il teatro all’aperto del Cinemagnolie, la Lega navale, la rocca Tiepolo, creando per ognuno momenti specifici di valorizzazione. Non mancheranno ovviamente le sedi istituzionalmente deputate all’arte quali la galleria Imperatori, la sala Castellani o altri spazi insoliti come la spiaggia, il circolo tennis, quello delle gallerie del centro o la piazza delle marine. In accordo con le esigenze dei singoli artisti, saranno anche utilizzati esercizi commerciali dismessi, ingressi di alberghi, o le stesse case private con i loro giardini.
Da molti anni in effetti è emerso un crescente interesse proprio nei confronti del territorio e di conseguenza per nuovi luoghi e per nuove opportunità di mostrare il valore creativo. Seguendo il concetto della public art, si porteranno opere in spazi pubblici e privati, permettendo alla creatività di uscire dai luoghi ad essa normalmente deputati. La città verrà trasformata in una sorta di galleria en plein air, una specie di museo da visitare a piedi o in bicicletta, spingendo una carrozzina o passeggiando in compagnia di amici, tenendo in mano un gelato, o facendo foto con il cellulare davanti alle opere in mostra. Modalità a dir poco insolite per luoghi destinati all’arte. Caratterizzando l’ambiente urbano con creazioni artistiche esso si trasformerà in luogo di sperimentazione e spazio nel quale interrogarsi sulla funzione dell’arte nella collettività. Grazie alle caratteristiche dei siti prescelti, arte e urbanistica potranno iniziare a dialogare e nuovi spazi essere riscoperti. Arte dunque come mezzo per far sviluppare un nuovo rapporto tra la città e chi la abita, arte come energia per il rinnovamento urbano e come valorizzazione della città e dei suoi contesti.
Molte le sinergie che sono state attivate. Tra esse spicca quella con il “premio Licini”. In accordo con il Rotary Club di Porto San Giorgio e con il Liceo artistico, è stato infatti inserito nella manifestazione nel tentativo di promuoverne una maggiore visibilità e con esso anche il più recente “premio Del Zozzo”. Gli elaborati realizzati dagli studenti del Liceo artistico durante l’anno saranno esposti nelle aule che rimarranno aperte per l’occasione.
Nel cortile delle Magnolie si proietterà il film di Giuseppe Tornatore, “La migliore offerta” nel quale l’amore per l’arte rappresenta uno dei temi conduttori. Nel cortile Bazzani le espressioni vernacolari saranno di carattere musicale e teatrale. La musica moderna intreccerà una sfida emozionante con la fotografia d’autore, la pittura si confronterà con la musica classica, mentre sorprendenti installazioni sulla sabbia stupiranno come già accade da qualche anno i bagnanti distratti.
Tra i lavori in mostra, una commissione sceglierà il più significativo, che andrà a costituire un primo nucleo del patrimonio artistico contemporaneo della città. Maestri dell’arte in cucina infine offriranno per l’occasione menù di ispirazione liciniana. Non si tratterà di “angeli ribolliti” e neppure di “regine capesante”, ma piuttosto di menù legati al colore delle opere del grande maestro di Monte Vidon Corrado, una delle massime espressioni del Novecento.
In conclusione artisti e opere che meritano di essere visti e conosciuti e altri capolavori di essere degustati, tutti che chiariscono il valore e l’identità di questo straordinario territorio.
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